E' morto Costanzo Preve
Sergio Cararo
E' morto Costanzo Preve, filosofo, intellettuale erudito, pensatore
originale. Costanzo Preve era una persona squisita e un intellettuale
marxista niente affatto organico, prima dentro Dp e poi dentro il Prc.
La "sinistra" di governo glielo ha fatto sempre pesare e pagare.
L'ultima volta furono le elezioni del 1996, quelle che portarono al
primo governo Prodi. Costanzo Preve insieme a Gianfranco Lagrassa, Maria
Turchetto e Malcolm Sylvers, firmarono una lettera comune che invitava
all'astensione. Non gliela hanno mai perdonata dando inizio a quel
processo di ostracizzazione politica, culturale e accademica che ci ha
fatto perdere Costanzo Preve. Con Preve avemmo un lungo confronto sui
problemi della transizione ospitato sulle pagine di Contropiano a metà
degli anni Novanta. Un confronto che accentuò le divergenze ma con
grande rispetto reciproco. L'isolamento e il risentimento di Preve verso
una comunità di intellettuali organici al riformismo lo ha mano a mano
consegnato a casa editrici e pubblicazioni che vengono classificate come
"rossobrune" e in alcuni casi di destra. Aver perso Preve al dibattito
del movimento di classe è una colpa tutta nostra. Pur non condividendo
molte delle sue scelte e riflessioni degli ultimi anni, rimane difficile
non avere rispetto per la sua levatura teorica e simpatia per il suo
carattere anticonformista. E' una morte che pesa quella di Preve,
soprattutto perchè non lascia eredi all'altezza e perchè lo abbiamo
lasciato andare su sentieri che non dovevano essere quelli che ha
percorso negli ultimi anni.
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