martedì 26 novembre 2013

Addio al filosofo Costanzo Preve

Era uno dei massimi conoscitori del pensiero di Karl Marx e dell’intera tradizione marxista. Il ricordo di Eros Barone
 
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Caro direttore
È morto all’età di settant’anni, a Torino, il filosofo Costanzo Preve, uno dei massimi conoscitori del pensiero di Karl Marx e dell’intera tradizione marxista, a cui ha recato un contributo critico notevole attraverso una mole imponente di scritti. Intorno alla metà degli anni novanta del secolo scorso, Preve era diventato, al termine di una combattiva militanza politica ed intellettuale che lo aveva portato dal Pci a Lotta Continua e da questa organizzazione a Dp, un convinto sostenitore della necessità di superare la dicotomia ‘sinistra-destra’: posizione, quest’ultima, che nasce senza dubbio dalla consapevolezza della degenerazione politica, culturale ed umana della ‘sinistra’ storica e di larga parte di quella cosiddetta ‘radicale’. Il filosofo torinese, paradossalmente escluso dall’insegnamento universitario nonostante la quantità e la qualità dei titoli culturali e scientifici che poteva far valere, ha pagato certamente lo scotto dell’ostracismo accademico e mediatico per le posizioni comuniste, antimperialiste ed antisioniste che egli ha sempre sostenuto, spesso controcorrente, con un coraggio ammirevole e con grande forza dialettica.
In questi ultimi anni Preve, pur continuando a dedicare la massima attenzione al rapporto tra marxismo e filosofia, aveva concentrato le sue riflessioni sulla geopolitica, sulla questione nazionale e sull’universalismo. Ma al di là del suo profilo di marxista più o meno eterodosso e della la sua specializzazione di ‘marxologo’, Costanzo Preve era un filosofo nel senso socratico e illuminista di questo termine e nutriva, come chiunque abbia avuto modo di conoscerlo di persona può testimoniare, un amore vero per la ragione, per il dialogo e per la chiarezza, che lo rendeva del tutto alieno da qualsiasi forma di boria o di disprezzo verso chi non ne condivideva le idee.
L’economista Gianfranco La Grassa, anche lui di formazione marxista, amico e per un lungo periodo coautore di saggi insieme con lui, ha salutato Preve nel modo più conforme allo stile di vita ed al carattere di un uomo che ha sempre ricercato la giustizia, la fraternità e la verità, senza temere il conflitto con i poteri costituiti. E anch’io, nel rendergli omaggio, non trovo parole migliori di quelle che il suo amico ha usato e che sottoscrivo integralmente: «Sono rimasto perplesso nel leggere in facebook alcune litanie con in mezzo il solito Dio che lo dovrebbe accogliere, ecc. Non ho nulla contro i credenti, mai avuto nulla; tuttavia, non ho mai conosciuto Preve in quanto credente (se non nell’Uomo, credenza su cui non eravamo d’accordo, ma è altra cosa). In ogni caso, non mi sento di onorarlo augurandogli di essere ricevuto in chissà quali luoghi misteriosi. Il mio augurio sincero è che il Nulla lo avvolga come tutti noi, che egli divenga appunto polvere che si mischia ad altra polvere. E che invece restino i suoi pensieri, i suoi scritti; e che chi l’ha conosciuto ne porti in serbo il ricordo e, se può, lo tramandi».

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